Che in fondo è anche questo il bello della letteratura: poter scoprire che in un altro tempo e in un altro luogo qualcuno ha pre-sofferto per tuo conto, ti è stato sodale, ha scritto per te, per ciò che dovevi dire. Per me, oggi, è un giovanissimo Pound, di cui mi approprio per ricordare C. a un anno dalla sua morte.
“Ione, morta da un anno”
Vuote le strade,
vuote le strade del mondo
e i fiori
che piegano teste pesanti.
Si piegano invano.
Vuote le strade del mondo
che Ione
un tempo percorse e non più,
ma sembra sia appena partita.
(© Daniele Gigli – Condivisione autorizzata a fini non commerciali citando la fonte)